Un unico grande articolo o più articoli brevi?

Un approfondimento su un problema piuttosto sentito da chi scrive sul web: la proprietà di sintesi invoglia il lettore ad arrivare alla fine dell'articolo, ma potrebbe non dare la giusta profondità...

  • Un unico grande articolo o più articoli brevi?

Se vi è già capitato di dover trattare un argomento piuttosto complesso, articolato o comunque di avere molto da dire a riguardo di una certa tematica, questa sarà di sicuro una domanda che vi sarete posti:

Meglio un unico grande articolo o più articoli brevi?

In effetti esistono due diversi approcci alla scrittura di un articolo. Il primo è quello di scrivere un unico pezzo in grado di esaurire tutti i punti e i “sottoargomenti” in un’unica pagina. Il secondo è quello di scrivere più articoli brevi che vadano a ricoprire i vari punti di interesse sull’argomento trattato, pubblicando poi ognuno di essi in giorni differenti.
Quale è il migliore approccio tra i due?

La risposta è tutt’altro che scontata ed esistono correnti di pensiero differenti a riguardo.
Io stesso, per gli articoli di regole-SEO mi trovo ad optare a volte per un’opzione, a volte per l’altra e altre volte ancora per un mix delle due.

Nel caso di un unico “grande” articolo potremmo ricevere una maggiore quantità di traffico rispetto a quello che avremmo con articoli suddivisi.
Infatti, pubblicando un lungo articolo che copra tutte le sfumature di un particolare argomento, offriremmo ai nostri lettori una soluzione completa a qualche problema concentrata in un unico punto.
Conseguentemente l’utente potrebbe essere più invogliato a condividere l’articolo sui socialmedia favorendo così il traffico in ingresso e la nostra link popularity.
Anche un blogger o un webmaster in visita al nostro articolo potrebbe trovarlo molto esauriente ed essere più invogliato ad inserire un link verso di esso nel suo sito, favorendo il nostro ranking su eventuali keyword inerenti la tematica trattata.
In questo modo, potremmo risalire la SERP relativamente a determinate keyword e, conseguentemente, anche il traffico proveniente dai motori di ricerca aumenterebbe.

Anche suddividere un articolo in parti più piccole che trattano dettagliatamente i vari sottoargomenti e aspetti di una tematica ha senza dubbio dei vantaggi.
Ad esempio è un buon modo per fidelizzare i lettori, invogliati a visitare il sito più frequentemente in attesa dell’uscita del nuovo pezzo relativo all’argomento di loro interesse.
Inoltre, con articoli separati, possiamo concentrarci sull’ottimizzazione dei singoli pezzi per keyword differenti e più specifiche, realizzando anche dei buoni link di collegamento tra i singoli articoli.

Una buona tecnica può anche essere quella di mischiare i due approcci.
Possiamo infatti creare una sorta di articolo introduttivo (che può anche servire da indice per i singoli sottoargomenti trattati) che illustri a grandi linee tutti gli aspetti della tematica esposta.
Ai singoli aspetti potremmo poi dedicare un articolo apposito, scendendo nel dettaglio e analizzando i vari punti più approfonditamente e in modo più esauriente.

Generalmente, per tematiche complesse e che si compongono di vari argomenti, quest’ultimo è l’approccio che io preferisco.

Voi quale metodo preferite adottare per i vostri articoli?