Nuova vita ai vecchi contenuti

E' importante avere contenuti sempre nuovi, ma è altrettanto importante promuovere i vecchi articoli del tuo archivio storico, costati tempo, impegno e fatica!

  • Nuova vita ai vecchi contenuti

E’ vero. I nuovi contenuti sono di vitale importanza per un blog ma dobbiamo ricordare che è altrettanto importante cercare di “promuovere” anche i vecchi contenuti facendo attenzione ad alcuni semplici, quanto fondamentali aspetti.

Se anche voi cercate di mantenere una certa costanza nella pubblicazione di nuovi contenuti di qualità, sarete sicuramente al corrente delle difficoltà e dell’impegno che occorre nella realizzazione di un buon articolo. Occorre trovare una buona idea, documentarsi meglio su eventuali aspetti più critici, trovare qualche immagine accattivante, scrivere il tutto in maniera corretta e scorrevole e ottimizzare il contenuto per i motori di ricerca.

Insomma sicuramente un impegno che richiede un certo tempo e una certa dedizione. Ha dunque senso produrre un buon contenuto senza poi promuoverlo in modo adeguato?
Certamente no. Il nostro sforzo deve essere ripagato per una quantità di tempo che non sia limitato alle prime settimane di vita dell’articolo, non credete?

Ecco allora alcuni aspetti importanti da tenere in considerazione per dare maggiore visibilità ai nostri vecchi, ma pur sempre ottimi articoli.

Ottimizzazione delle keyword che veicolano una buona parte del traffico sul nostro sito

Guardando le statistiche sugli accessi al nostro blog possiamo subito renderci conto di quali sono le keyword o meglio le keyphrase che veicolano più traffico verso le nostre pagine.

Con questi dati possiamo intervenire inserendo frasi di exact match nei contenuti e, se è il caso, anche nei tag title. Potremmo inoltre inserire o modificare i link che puntano alle nsotre pagine usando quelle specifica keyphrase come anchor text (attenzione alla lunghezza massima di 8 parole per i link).

Mantenere fresco il contenuto rimuovendo i dati sull’età

Questa indicazione ho deciso di inserirla, ma fate attenzione perchè può diventare una pericolosa arma a doppio taglio.

Quando cerco qualcosa di fortemente “tecnico” sul web, ad esempio, odio profondamente finire in quei blog che non indicano a quando risale il contenuto che mi viene presentato.

In effetti in certi ambiti ancora prima di leggere un articolo, la prima cosa che cerco di identificare è la data di publicazione/ultima modifica per capire se si tratta di qualcosa di ancora attuale e attendibile.

Pur odiando la mancanza della data devo tuttavia ammettere che sono più restio ad abbandonare un sito che non mi dà indicazioni al riguardo, piuttosto che un sito che mi dice che l’articolo risale a sette anni prima.

Dunque, capire come e se fornire informazioni sull’età dei contenuti spetta a voi, sulla base degli argomenti e del target a cui gli articoli sono destinati.

Se ad esempio state parlando di come risolvere il tal problema con la tal tecnologia, la data di publicazione è importantissima per chi legge. Togliendola forzerete l’utente alla lettura col rischio di fornirgli informazioni obsolete che faranno etichettare persto le vostre pagine come “spazzatura” nella mente dei visitatori.

D’altro canto se il vostro articolo descrive le soluzioni di “Tomb Rider”, è altamente probabile che all’utente poco importi se è un articolo del giorno prima o di dieci anni fa.

Tenete sempre presente che anche le date dei commenti sono un indicatore di attualità.

Riflettete bene su questi aspetti prima di attuare questa strategia di “oscuramento dell’età del contenuto”.

Dovete essere bravi a trovare il perfetto bilanciamento tra “grado di frustrazione del visitatore” (che deve essere ridotto al minimo) e grado di attrattiva di un vecchio contenuto che credete ancora valido.

Rendere i titoli dei propri post meno creativi ma più funzionali

Spesso (parlo per me ma sono sicuro che la cosa riguardi un po’ tutti gli autori di blog) si cede alla tentazione di usare titoli molto creativi per i propri articoli.

Questi titoli sono sicuramente molto originali e hanno un gran potere attrattivo per chi segue il nostro blog o è ad esempio iscritto ai nostri feed. Nella maggior parte dei casi però sono poco indicati e perdono tantissimo valore relativamente alle ricerche organiche. Chi cercherà sui motori di ricerca difficilmente utilizzerà frasi creative che si avvicinano a quelle da noi scelte.

Dobbiamo dunque prendere in considerazione il fatto di modificare i titoli dei nostri post con frasi che si avvicinino di più alle probabili ricerche dell’utente.

Ad esempio un titolo come “Bottoni social network for dummies” potrebbe essere trasformato in “Come inserire i social buttons sul sito”. Sicuramente di meno impatto, ma molto probabilemnte più vicino alle ricerche degli utenti.

Questi aspetti credo rappresentino un ottimo punto di partenza per rivitalizzare e riportare alla luce i vecchi articoli, costati tempo e fatica, ma soprattutto scritti con tanta passione e che non è giusto vedere sparire nel buio dopo poco tempo.

(fonte: regole-seo.com)